Pubblicità regresso

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Gli uomini...

Confortably numb...una delle canzoni più belle dei Pink Floyd...quanti ricordi...

TROPPO FORTE!!! XD

venerdì 18 gennaio 2008

Lentamente muore...

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,

chi non cambia la marcia,

chi non rischia e cambia colore dei vestiti,

chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,

chi preferisce il nero su bianco

e i puntini sulle 'i' piuttosto che un insieme di emozioni,

proprio quelle che fanno brillare gli occhi,

quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,

quelle che fanno battere il cuore davanti

all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,

chi è infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l'incertezza

per inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta nella vita

di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,

chi non legge,

chi non ascolta la musica,

chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,

chi non si lascia aiutare,

chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna

o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,

ricordando sempre che essere vivo richiede

uno sforzo di gran lunga maggiore

del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà

al raggiungimento di una

splendida felicità.




Tanto belle quanto vere e reali queste parole, che condivido in maniera assoluta direi…

Ho sottolineato le frasi e le parole che rispecchiano quelle cose a cui faccio caso quotidianamente e su cui rifletto quando resto sola con i miei pensieri…e direi che in periodi come questo mi capitano spesso…questi momenti introspettivi… che penso ogni tanto ci vogliano, tra il caos della quotidianità un po’ di spazio per te e quello che hai dentro…per essere pronti a gettarsi nuovamente nel caos, con nuove aspettative, con nuova grinta e voglia di vivere la vita…aggrappandosi ai bei ricordi nei momenti bui e traendo forza dal ricordo dei momenti difficili ormai superati.

Io amo parlare con chi non conosco, chi meglio di uno sconosciuto può regalarti un pezzo della sua vita di cui non avresti mai immaginato neppure l’esistenza? Si impara molto da uno sconosciuto e ci si apre “terribilmente” con egli.

Evitare una passione o l’emozione delle grandi e piccole cose…inconcepibile…io vivo per le emozioni e sbaglio sapendo di sbagliare…perché a volte vale la pena vivere appieno anche gli errori, anche quelli più palesi.

Per quanto concerne i sogni, i viaggi e la musica per me sono un’unica cosa, un'unica grande cosa…ascoltare le note di un brano sognando di andare da qualche parte in un passato o futuro che sia…viaggiare con la mente e pensare di farlo possibilmente anche realmente, sognare e rivivere con la stessa intensità sensazioni vissute o da vivere, vivere ancora per esse…e per scoprirne di nuove.

Il non lasciarsi aiutare equivarrebbe a rinunciare a quell’umiltà che caratterizzandoci non può far altro che migliorarci… non fare domande significa accontentarsi della propria ignoranza e accettare nell’accezione più negativa i propri “limiti”.

Essere viva mi sta bene, anche se questo significa dover pazientare per il raggiungimento di una felicità che sembra sempre tardare ad arrivare…ma che prima o poi arriva per tutti…va via…ma poi ritorna…inevitabilmente.

2 commenti:

  1. E alla fine impari quanto è bello vivere, giorno per giorno... io lo sto imparando anche di più grazie al mio nuovo lavoro, anzi grazie alle persone con cui lavoro! sono poveri sfortunati... hanno storie tragiche alle spalle... una donna che si è vista strappare via un figlio e il marito... un ragazzo che non si è mai ripreso dalla perdita del padre... un uomo che ha quasi perso il senno per la mancanza di una compagna... un altro che è rimasto in casa per 30 anni... una ragazza che dopo aver viaggiato attraverso il mondo adesso ha difficoltà a camminare...
    passo con loro le mattinate e vedo quanta voglia hanno di andare avanti, di lasciarsi il passato alle spalle e di guardare ad un futuro migliore, pur consapevoli che per molti di loro non ci sarà mai una guarigione completa dal disturbo mentale... eppure vogliono vivere! gioiscono delle piccole cose, di aver imparato a saper fare il caffè! di aver fatto due tiri con una palla sgonfia in un canestro rotto, in una giornata di sole... dopo 30 lunghi anni sempre uguali... in casa... loro imparano a fare queste cose ed io imapro quanto sono importanti e quanto sono fortunato... imparo quanto i problemi di una vita caotica siano nulla di fronte a non avere la facoltà materiale di scegliere tra una maglietta rossa ed una gialla...sto imparando a capire la vita, a capirla meglio e per questo non posso che dare il cuore ogni mattina a queste persone...
    ho visto leggere ad una paziente questa stessa poesia che hai postato... la leggeva con le lacrime agli occhi e la voce rotta... perchè non vuole morire lentamente anche se la sua salute mentale non le permette di far tutto ciò che vorrebbe, ma l'importante è che lo vuole, perchè vuole vivere!

    Fabrizio

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  2. FABRì...ORA SI CHE MI TAGLIO LE VENE!!! IH IH IH!!!

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