Erano esattamente le 20.30 del 30 novembre 1935.
(Tratto dal libro “Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa” di Antonio Tabucchi)
AUTOPSICOGRAFIA
O poeta é um fingidor.
Finge tão completamente
Que chega a fingir que é dor
A dor que deveras sente.
E os que lêem o que escreve,
Na dor lida sentem bem,
Não as duas que ele teve,
Mas só a que eles não têm.
E assim nas calhas da roda
Gira a entreter a razão,
Esse comboio de corda
Que se chama coração.
---------------------------
Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.
E così sui binari in tondo
Gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore.
(Fernando Pessoa, in "Cancioneiro")
Nessun commento:
Posta un commento