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Gli uomini...

Confortably numb...una delle canzoni più belle dei Pink Floyd...quanti ricordi...

TROPPO FORTE!!! XD

martedì 11 marzo 2008

PADRONA DEL MIO DESTINO

11 Marzo 2008

Sono una donna di quasi 27 anni, che oggi ha raggiunto la consapevolezza di essere padrona del proprio destino.

Sola nella mia stanza da universitaria, fuori piove e io, finito di specchiarmi, mi ritrovai a guardare fuori dalla finestra, osservavo la pioggia cadere su di una pozzanghera in prossimità del marciapiede, ad un tratto, senza alcun concreto motivo mi ritrovai in me stessa, al solito, in una delle mie introspezioni, quand’ecco la luce, ho avuto tutto chiaro in un solo momento: io sono Manuela e questa è la mia vita, che farne? Vedremo, ho tanto tempo davanti a me, perché pensarci solo adesso? Allora continuerò a pensarci gradatamente, a poco a poco, ho intenzione di vivere con consapevolezza ogni istante del mio “soggiorno” in questo mondo.

Prendere coscienza che oggi è solo oggi, e ci saranno tanti oggi nel mio domani, ho tutto il tempo che voglio per decidere cosa fare, per fare, per prendere piena coscienza di quello che farò, momento dopo momento, attimo dopo attimo.

Allora in me un idea di piccolezza ma di grandezza al contempo, piccola nella mia unicità e paradossalmente grande proprio per questo; esiste un’altra Manuela dai 27 anni che in questo momento guarda dalla finestra della propria dimora palermitana? No, solo io nella mia singolarità, solo io nel mio mondo nascosto, solo io qui fisicamente e solamente io so cosa ho dentro e cosa sto pensando.

Oggi sento di contare qualcosa, mi sento io, frutto delle mie esperienze, delle mie vicissitudini, frutto dei miei guai, dei miei pasticci, dei miei dolori passati e presenti.

La mia storia breve ma intensa mi porta ad essere quella che guardo allo specchio tutti i giorni, quella che ogni giorno si interroga su ogni cosa, quella che quando poggia la testa sul cuscino alla sera pensa se e dove ha sbagliato nell’arco della giornata, quella che spesso si odia e si ama, quella che si disprezza e si stima, nell’alternanza degli eventi quotidiani si accompagnano sentimenti diversi, ma questa volubilità ci caratterizza come specie a sé stante, noi uomini, vittime di passioni, di frustrazioni, di rivoluzioni.

La nostra fragilità nasce da questo, siamo soggetti a cambiamenti repentini a cui possiamo solo adeguarci, abituarci, non possiamo far altro ma, mai dimenticare di aver la possibilità di scegliere, sempre e comunque non perdere la padronanza della propria vita.

Oggi la vita è la mia, le scelte sono le mie, oggi io sono importante.

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